Questo interrogativo è spesso presente soprattutto nella mente di persone anziane o di “mezza età” che hanno visto o sentito parlare dei manicomi. Esse concepiscono il disagio mentale come la perdita della ragione, quello che noi psicologi chiamiamo “esame di realtà” e che nel senso comune viene detto “non starci con la testa”. Questa concezione ricalca più una concezione psichiatrica di vecchio stampo, organicista della “malattia mentale”. Tant’è vero che fino a qualche tempo fa chi faceva una professione di questo tipo veniva definito “strizzacervelli”. Quindi se ho bisogno di uno psicologo non vuol dire necessariamente che sono matto. Di seguito ti spieghiamo perchè!
Innanzitutto occorre fare un po’ di chiarezza sulle professioni che oggi gravitano attorno il disagio mentale.
Quali sono le figure professionali della salute mentale?
- Lo psichiatra è un medico che può prescrivere psicofarmaci (es. ansiolitici, antidepressivi, antipsicotici, ecc) e in alcune situazioni di gravità è una figura di certo necessaria. A volte questo compito è ricoperto dal neurologo o il medico di base.
- Lo psicologo, così come lo psicoterapeuta non può prescrivere psicofarmaci, alla base del suo intervento c’è il “colloquio clinico”, può offrire sostegno psicologico a quelle persone che stanno attraversando un periodo particolarmente difficile o confuso della propria vita.
- Lo psicoterapeuta è uno psicologo (o un medico specializzato in psichiatria) che si è specializzato nella terapia dei disturbi mentali (es. disturbi d’ansia, dell’umore, di personalità). Oltre al colloquio clinico fonda il suo intervento su una serie di tecniche psicoterapiche differenti in base al tipo di approccio.
Ancora oggi quando diciamo: “avresti bisogno di parlarne con qualcuno” riferito a una difficoltà o ancor peggio “hai bisogno di uno bravo!”, sono frasi che più o meno direttamente mettono in risalto in chi le ascolta un “senso di inadeguatezza”. Con frasi come queste rischiamo di credere che se ho bisogno di uno psicologo allora sono matto.
Chiedere aiuto a un professionista della salute mentale
In realtà non c’è niente di sbagliato in noi se troviamo il coraggio di chiedere aiuto, anzi spesso è il contrario. Ovvero, spesso sono proprio le persone che hanno la capacità di mettersi in discussione e la forza di provare a migliorare ciò che non va ottengono più soddisfazione nella vita. Quindi riuscire a “cambiare” alcuni meccanismi assodati che pur creando sofferenza, sono conosciuti, quindi familiari e rassicuranti, richiede molto coraggio. Nel tempo lo sforzo nel chiedere aiuto ripaga.
La psicoterapia cognitivo comportamentale è uno tra gli interventi di efficacia -ormai consolidata da molti studi scientifici – per trattare una vastità di problematiche di natura psicologica (dai disturbi d’ansia a quelli depressivi a problematiche più rivolte alla personalità).
Per un approfondimento puoi leggere il seguente link https://www.psicologi-italia.it/psicologo/sara-appoloni/web/articolo-3323.html