Il litigio dovrebbe essere considerato come parte naturale della vita e delle relazioni in sé, un momento di crescita e di confronto, il silenzio, invece, innalza muri difficili poi da abbattere, e quindi, paradossalmente, litigare fa bene! Ma litigare come?
3 atteggiamenti da evitare durante un litigio:
- Non mandare giù sempre tutto: non accumulare malcontento su malcontento. Se si decide di lasciar correre allora bisogna che lo si faccia davvero, es. non dire “non fa niente” se non lo si pensa veramente.
- Evitare allusioni e mezze frasi: spesso quando si litiga si lasciano frasi a metà “ne avrei di cose da dire, ma lasciamo stare…” Questo tipo di discussione non porta a nulla di costruttivo.
- Non cercare il colpevole, non si tratta di vincere o perdere una discussione, un litigio non è una gara, ma piuttosto un’occasione di dibattito costruttivo.
Quali sono allora gli atteggiamenti da preferire?
“Litigare bene” significa concentrarsi sulle proprie emozioni, comunicando in modo assertivo e non passivo/aggressivo le proprie idee e opinioni, ponendo l’attenzione sui sentimenti e su come ci si sente rispetto alla data situazione, esprimendo serenamente un’opinione di disaccordo, rispettando il pensiero dell’altro.
Non è importante soltanto ciò che si dice, ma anche il modo in cui le parole vengono dette, avere un tono di voce e una postura rivolti all’ascolto e all’apertura aiuterà a confrontarsi meglio con l’altro.
3 atteggiamenti da assumere durante un litigio:
- Ascoltare senza fare commenti, è importante che anche l’altro possa esprimere il suo punto di vista.
- Fare proposte per risolvere il conflitto.
- Restare focalizzati sul problema in questione e non generalizzare, tirando in ballo altre situazioni non inerenti.
Imparando a “litigare bene”, il momento conflittuale diventerà un’occasione di ascolto e di crescita reciproca!