Il linguaggio interiore che utilizziamo quando parliamo tra noi stessi può essere fonte di elevati livelli di sofferenza. Colpevolizzarsi, lamentarsi costantemente o ruminare sul passato sono atteggiamenti pericolosi che possono creare molto malessere. Nello stesso modo in cui dovremmo prendere atto di questo dialogo interiore e dei suoi effetti, dobbiamo porre la stessa attenzione alle parole che usiamo quando la comunicazione ha a che vedere con il contesto di coppia.
Chi vive attualmente una relazione amorosa o l’ha sperimentata almeno una volta nella vita sa bene quanto possa essere facile che una semplice parola possa essere sufficiente per scatenare il finimondo.
Nonostante poi si possa cercare in tutti i modi di evitare lo scontro a volte succede inevitabilmente. L’assenza di litigi o scontri verbali non è sempre indice che le cose vanno alla perfezione: avere divergenze o punti di vista diversi è un aspetto inevitabile e spesso può essere anche un punto di forza all’interno della coppia. L’assenza di litigi può rivelarsi anche il tentativo, di uno o di entrambi i membri della coppia di evitare il conflitto a tutti i costi, per paura di ferire i sentimenti dell’altro o per paura di essere abbandonati.
Il confronto aperto, a volte anche dicendo in modo onesto quel che si pensa senza mediare troppo può favorire una conoscenza più ampia all’interno del rapporto di coppia e far venire a galla anche esigenze o bisogni che altrimenti verrebbero oscurati. Le potenzialità del conflitto possono essere colte però se entrambi i partner imparano a litigare bene.
Vediamo allora insieme 6 efficaci suggerimenti per migliorare la nostra capacità di litigar bene:
- Individua per cosa state litigando:
E’ esperienza tutt’altro che infrequente che mentre si discute con il proprio partner ci si possa chiedere “per quale motivo stiamo litigando?”. Può capitare infatti che la discussione possa presto caratterizzarsi per uno stile comunicativo che sfocia nel lamento, nel sarcasmo, o nel rinfaccio. Quando ci si accorge di cadere in questa spirale fermiamoci e riportiamo il focus sul problema vero. Potremmo infatti scoprire che il litigio può nascere da ambiti che esulano la coppia e nascere da difficoltà sul lavoro o da pensieri negativi che portano a vivere frustrazioni che non riguardano direttamente la persona con la quale stiamo insieme. Una volta individuato il punto vero condividerlo con il partner può essere anche una via per ricevere supporto emotivo e/o pratico.
- Usa il linguaggio dell’Io:
Anche quando si litiga prendiamo dimestichezza con il comunicare all’altro come noi ci sentiamo a partire da come l’altro ci ha fatto sentire. Ad esempio, se ci sentiamo offesi o feriti per una frase detta dal partner non diciamogli “Tu non mi capisci” ma “Io non mi sento capito”.
In questa maniera evitiamo che l’altro si metta automaticamente in una posizione difensiva, ci apriamo al nostro mondo emotivo e non accolliamo esclusivamente all’altro la responsabilità delle nostre reazioni.
- Esprimi cosa non va al momento opportuno:
Se senti che un comportamento del partner ti ha disturbato, se un tuo bisogno è stato frustrato, impara a comunicarlo al tuo partner in modo chiaro e tranquillo, in un clima disteso, in maniera tale che possa agevolare la sua predisposizione all’ascolto. Tenere tutto per sé per poi utilizzarlo come un mezzo per far valere le proprie esigenze quando l’aria è già tesa e molto accesa fa diminuire drasticamente le possibilità di confronto e di intesa aumentando i livelli di frustrazione in entrambi.
- Conta fino a tre e rimanda:
Alcune persone hanno temperamenti più irascibili di altri e una maggiore facilità a reagire in maniera più accesa. Se il tuo partner è uno tra questi evita di cercare di farlo ragionare quando il suo cervello è in fase di difesa/attacco. Limitati a sentire e ad accogliere la tua reazione emotiva (rabbia e nervosismo compresi) ma non reagire controbattendo con urla più forti. Rimanda la discussione ad un momento in cui gli animi sono più placati e quindi predisposti all’ascolto.
- Non impiegare la tecnica delle frecciatine:
Le frecciatine sono frasi dette ad hoc, con la finalità di ferire l’altro, sottolineare una sua fragilità o colpirlo per sconfiggerlo all’interno di una discussione. La frecciatina fa sentire bene chi la emette ma è deleteria per la coppia e ostacola il confronto. Prestiamo attenzione a questa modalità comunicativa e se siamo soliti caderci ricordiamoci che tra gli effetti collaterali aumenta sentimenti di astio e distanza in chi la riceve.
- Evita di generalizzare:
Affermazioni precedute dall’avverbio “sempre” o “mai” come “Lasci sempre tutto in disordine” o “Non ti ricordi mai di quello che ti dico” aumentano il senso di frustrazione in chi le riceve e impedisce di correre ai ripari o di correggersi in modo costruttivo. Cerchiamo di essere concreti e limitiamoci a sottolineare il comportamento che ci ha dato fastidio in una precisa circostanza evitando anche di esprimere giudizi globali sul partner. Riformulando la frase da “Non sei mai capace di rispettare un impegno” a “Stamattina non hai rispettato l’impegno che ti eri preso”, ci permette di collocare quello che ci ha infastidito ad una circostanza specifica e a non attribuirla alla persona nella sua totalità.