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DALLA CONNESSIONE AL VERO AMORE

Dalla connessione al vero amore

Questo articolo esplora il tema dell’amore e della connessione, verso sé stessi e verso gli altri, su valide basi scientifiche, attraverso un’integrazione delle leggi biologiche, psicologiche e delle tradizioni spirituali più antiche. Ne deriva una lettura inedita con la speranza di portare un po’ di chiarezza su argomenti da sempre fondamentali per l’umanità. 

Due parole sull’amore …

L’amore trascende la connessione perché è un’esperienza elettiva, unica e spesso spirituale, che va oltre la semplice intimità fisica o emotiva. Mentre la connessione si basa su attrazione fisica, empatia, comprensione reciproca e un legame psicologico, l’amore vero possiede una profondità e una trascendenza che lo elevano a un livello superiore. Ecco le principali differenze e caratteristiche che distinguono l’amore vero dalla connessione emotiva:

  • Elettività: l’amore vero non nasce dalla semplice compatibilità o dall’affinità psicologica, ma da un riconoscimento profondo e misterioso dell’altro come unico e insostituibile. È un’attrazione che sembra andare oltre la logica razionale, come se ci fosse un destino o una profonda risonanza tra le persone.
  • Trascendenza: l’amore vero trascende la realtà materiale, portando con sé una dimensione spirituale e un senso di profonda connessione al di là del tempo e dello spazio. La trascendenza eleva così l’amore a un’esperienza di tipo spirituale.
  • Incondizionalità: L’amore vero non dipende dalle circostanze o dalle qualità dell’altro, ma si manifesta come un atto di accettazione totale. Non è basato su ciò che l’altro fa o dà, ma sull’essenza stessa della persona. Questo amore accetta l’altro incondizionatamente, con tutti i suoi pregi e difetti.
  • Inconoscibilità: L’amore vero è spesso descritto come qualcosa di misterioso e sfuggente, che va oltre la logica e la spiegazione scientifica. Questa dimensione inconoscibile ne amplifica la forza e lo rende un’esperienza unica e irripetibile. La sua natura sfuggente lo distingue dalla connessione emotiva, che è più comprensibile e analizzabile.

In sintesi, la connessione emotiva è fondamentale nelle relazioni umane, poiché fornisce un senso di sicurezza e appartenenza, creando una base stabile per lo sviluppo emotivo e relazionale. Tuttavia, l’amore vero va oltre, elevando il legame ad una dimensione spirituale, elettiva e incondizionata, che lo rende un’esperienza di profonda trascendenza.

CARATTERISTICHECONNESSIONE EMOTIVAAMORE VERO
NATURABasata su empatia e intimità psicologicaRadicata in una dimensione spirituale
DURATA E STABILITA’Può essere temporaneaÈ duraturo, spesso percepito come eterno
PROFONDITA’Per quanto intenso spesso non implica una vera conoscenza dell’altroImplica una profondità emotiva e una condivisione delle vulnerabilità
ORIGINESi sviluppa attraverso interazioniÈ elettivo, percepito come destino comune
CONOSCIBILITA’Comprensibile e razionalizzabileIn gran parte misterioso e trascendente
(IN)CONDIZIONABILITA’Basato su condizioni (di solito, motivi pratici e superficiali) e aspettativeIncondizionato, comprende un’accettazione profonda dell’altro
DIMENSIONE SPIRITUALERaramente presenteEssenziale
connessione emotiva vs vero amore

Due parole sulla connessione …

Da un punto di vista biologico e psicologico distinguiamo due tipi di connessione, la connessione verticale e quella orizzontale.

Quando parlo di connessione verticale o interna intendo il dialogo mente-corpo, l’integrazione di tutte quelle informazioni che attraversano la linea mediana dal nostro corpo, dai genitali, attraverso la pancia, il cuore, la testa e ciò che è sopra la nostra testa, ovvero l’universo. La zona coronale della testa è infatti indicato da diverse antiche tradizioni sapienziali come luogo di congiunzione con l’universo, ovvero con tutto ciò che ci circonda.

Lungo i vari momenti della vita, dall’infanzia all’età adulta, generalmente si passa da una consapevolezza più materiale e grossolana, quella corporea, ad un livello più sottile di consapevolezza, ovvero quella emotiva e quella dei pensieri, fino a raggiungere quella ancora più fine dell’energia che ci pervade e che ci mette in comunicazione con l’universo (solo poche persone tendono ad accedere a quest’ultimo livello poiché richiede doti particolari ed uno specifico addestramento).

Per connessione orizzontale o esterna intendo la relazione con gli altri, che si muove attraverso un crescente livello di intensità e profondità. Così possiamo imparare a distinguere la differenza tra diversi tipi di connessione e di amore.

DIMENSIONICONNESSIONE VERTICALECONNESSIONE ORIZZONTALE
CORPOREAAscoltare i segnali che derivano dal corpo e prendercene cura, attraverso un corretto ascolto e cura del corpo.Attrazione fisica e sessuale verso l’altro basata unicamente sulla percezione corporea, che sia estetica e cenestesica, dell’altro. Produce piacere fisico e null’altro.
EMOTIVAAccogliere tutte le emozioni che fanno capolino per come sono, senza necessità di cambiarle in altro, senza giudizi o evitamenti e comprenderne l’origine.Costruzione di un’intimità, attraverso la condivisione delle vulnerabilità, affetto e cura, mettendo da parte il proprio ego “IO”, a favore del “NOI”.
MENTALEImparare a riconoscere i nostri “pensieri egoici” o auto-sabotanti, riuscire a metterli da parte per dare spazio a pensieri costruttivi e più edificanti.Creare un significato condiviso con l’altra persona, una narrazione, una storia. La comunanza di valori e idee con l’altra persona.
SPIRITUALESentirsi parte di un Io Universale, qualcosa di molto più grande di noi, che dà profondità e senso alla vita.Senso di unione profonda che trascende lo spazio e il tempo.
connessione verticale vs orizzontale

Nove tipologie di amore e connessione

Possiamo individuare almeno nove tipologie di amore e connessione, individuate già ai tempi della cultura classica nell’antica Grecia. La seguente classificazione non vuole essere esaustiva ma solo facilitare una riflessione personale:

  • 1 – Eros. E’ la tipologia di connessione più conosciuta, quella passionale (spesso riguarda una fortissima attrazione fisica ed emotiva) ma manca la dimensione mentale e spirituale.
  • 2 – Philia. Indica un’amicizia profonda legata da lealtà e fiducia. Un rapporto solido suggellato dalla bellezza della condivisione.
  • 3 – Storge. L’amore verso la famiglia e i propri consanguinei, un amore basato sulla cura e la dolcezza.
  • 4 – Philautia. L’amore per sé stessi. L’amor proprio o sano egoismo. Volto al proprio benessere.
  • 5 – Mania. E’ un finto amore, un amore tossico. Non amo te ma amo la mia immagine che si specchia su di Te. Legame tipico di una persona con forti tratti narcisistici verso un’altra persona (tipicamente molto insicura) che cerca conferme del proprio valore attraverso l’altro e finisce per diventarne dipendente.
  • 6 – Charis. La forma d’amore più elettiva e rara. Entrambi i partner si amano allo stesso modo sia fisicamente che spiritualmente.
  • 7 – Himeros. La connessione corporea, emotiva e mentale senza una reale conoscenza, generata in gran parte dall’idealizzazione dell’altro. Comporta il desiderio di un’unione fisica immediata. Generalmente molto breve e per questo estremamente intensa. Non vi è traccia di alcuna connessione spirituale. Al termine non lascia quasi nulla alle persone coinvolte.
  • 8 – Anteros. Rappresenta la connessione mentale tra due compagni di vita. L’affetto e l’unità di intenti e di valori hanno preso il sopravvento rispetto alla connessione fisica ed emotiva. Per questo motivo non può essere identificata come “vero amore”.
  • 9 – Agape o connessione spirituale. E’ un amore verso Dio o l’universo. Non è rappresentata la dimensione corporea, emotiva o mentale. E’ un amore incondizionato e senza alcuna aspettativa.

In sintesi, l’amore e la connessione rappresentano diverse possibilità di incontro. Comprenderne la differenza può aiutare le persone a chiarire meglio la natura delle loro relazioni. Un lavoro di consapevolezza e di ascolto porta inevitabilmente a relazioni più sane e soddisfacenti.

Due parole sul sesso …

La sessualità può rappresentare semplicemente un momento per soddisfare il piacere del corpo, un momento di condivisione emotiva, oppure ancora un’occasione di profonda unione ed elevazione, fino all’esperienza di trascendere sé stessi. Tuttavia non tutte le persone nell’arco della propria vita fanno esperienza di quest’ultimo livello. Per raggiungerlo è necessario che ci sia un allineamento tanto sul piano verticale (mente-corpo), tanto su quello orizzontale (con l’altro). Questo incontro diventa allora non solo il soddisfacimento di un bisogno ma un momento sacro, un’unione elettiva tra anime. Pratiche come il Tantra o la Mindful-Sex (di cui parleremo durante il Modulo “Connessioni” del percorso di gruppo “Conosci te stesso”) hanno la finalità di portarci ad elevare l’incontro con noi stessi e l’altro.

Come posso migliorare me stesso e le mie relazioni?

Il lavoro terapico può sicuramente essere un valido aiuto nel fare chiarezza ma aldilà della psicoterapia individuale o di coppia un percorso di gruppo può essere ancora più profondo e trasformativo. Il terzo modulo del percorso “CONOSCI TE STESSO” tratterà proprio il tema delle connessioni e dell’amore.

In questo terzo modulo approfondiremo i concetti appena descritti, alternando brevi momenti di lezione frontale a momenti esperienziali, con pratiche individuali, di coppia e di gruppo. Utilizzeremo la Mindfulness (meditazione di consapevolezza) come filo conduttore delle varie pratiche. Inizieremo dalle pratiche più semplici, accessibili anche a chi non ha mai fatto meditazione, a pratiche via via più complesse ma sempre accessibili a tutti, come la meditazione relazionale, meditazioni in movimento e pratiche per contattare il proprio bambino interiore.

Per saperne di più sugli aspetti teorici puoi cliccare su https://www.valeriorubino.com/amore-e-connessione-verso-se-stessi-e-gli-altri

Se ti vuoi iscrivere invece alla giornata GRATUITA di presentazione del percorso “CONOSCI TE STESSO” clicca qui: https://www.centroterapiacognitivak23.com/incontro-gratuito-di-presentazione-del-percorso-conosci-te-stesso-basato-sulla-mindfulness-in-5-moduli/

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Psicologo clinico e Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale – Sessuologo Clinico FISS – Istruttore di Interventi Basati sulla Mindfulness AIM – Terapeuta EMDR di II livello e in Schema Therapy – Fondatore e Direttore Scientifico del Centro di Terapia Cognitivo Comportamentale K23

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