Alzi la mano chi non ricorda la propria fase adolescenziale e i cambiamenti, le inquietudini, le emozioni spesso intense e talvolta difficili da gestire provate in quel periodo che sembrava essere, mentre lo si sperimentava, lungo e a volte complicato.
L’adolescenza può essere identificata come quella fase della vita che va dai 12 ai 19 anni circa, nella quale ragazzi e ragazze si trovano a sperimentare il delicato passaggio dall’infanzia all’età adulta.
Le ragazze in particolare dovranno andare incontro allo sviluppo puberale e alla comparsa delle mestruazioni, ai cicli ormonali da qui sino alla menopausa e in misura diversa anche dopo.
Tutti questi fattori le porteranno a sperimentare emozioni ed esperienze particolari, diverse dai ragazzi, che hanno a che vedere anche con cambiamenti specifici del loro cervello in questa fase.
Ma cosa succede nel cervello di una giovane adolescente in questo periodo?
- Al termine dell’infanzia una ghiandola presente nel cervello, la pituitaria, comincia ad attivarsi e si mette in moto il sistema ipotalamico-pituitario-ovarico: in tal modo il cervello femminile viene ad essere inondato da una considerevole quantità di estrogeni. Nella ragazza adolescente l’innalzamento del livello degli estrogeni e del progesterone comincia ad alimentare molti circuiti cerebrali tipicamente femminili che si sono formati durante la vita fetale e che diventano ora, grazie a questi nuovi flussi ormonali, ancora più sensibili alle sfumature emozionali;
- Il cervello riorganizza molti circuiti cerebrali durante questa fase responsabili di molte funzioni come pensare, sentire, agire e pianificare;
- Molte parti del cervello (tra le quali ippocampo, ipotalamo e amigdala), sono molto influenzate da estrogeni e progesterone, responsabili di modulare le risposte emozionali, la sensibilità allo stress e di affinare il pensiero critico;
- Durante la pubertà i centri emozionali di una ragazza diventano estremamente reattivi (Toufexis, 2004). Di conseguenza, i cambiamenti d’umore dell’adolescente, causati in parte dal maggior numero di impulsi emotivi provenienti dall’amigdala, sono molto più repentini e plateali.
La corteccia prefrontale è quella parte del cervello responsabile del controllo delle reazioni e degli impulsi. Intorno ai 12 anni di età ha generato molte cellule, ma le connessioni sono ancora fragili e immature. Inoltre, le connessioni tra il centro delle emozioni presenti nell’amigdala e il centro del controllo emotivo della corteccia prefrontale per funzionare al meglio devono prima rivestirsi di mielina, una sostanza che permette una rapida trasmissione degli impulsi, processo che potrebbe non ultimarsi fino ai primi anni dell’età adulta (Giedd, 2005);
- Gli alti e bassi degli estrogeni durante il ciclo mestruale cambiano la sensibilità allo stress psicologico e sociale: nelle prime due settimane del ciclo, quando gli estrogeni sono alti, è più probabile che le ragazze siano più predisposte ai rapporti sociali e più rilassate con gli altri; nelle ultime due, quando il progesterone è alto e gli estrogeni più bassi è possibile che reagiscano con maggiore irritabilità (Kudielka, 2005);
- Il cervello inizia a marcia al ritmo degli estrogeni. Il ciclo più controllato dagli estrogeni è quello mestruale. Durante le prime due settimane, quando il livello di estrogeni è più alto, si assiste ad un aumento di connessioni di circa il 25% nell’ippocampo: si ricorda più facilmente, si pensa con più agilità e rapidità (Monnet, 2006). Intorno al 14esimo giorno, al momento dell’ovulazione, le ovaie cominciano a produrre progesterone. Durante le ultime due settimane del ciclo, il livello di progesterone aumenta e rende il cervello via via più irritabile, meno concentrato e più lento. Ciò potrebbe spiegare in larga misura il cambiamento della sensibilità allo stress durante la seconda metà del ciclo mestruale (Routtenberg, 2005). Negli ultimi giorni del ciclo mestruale, quando il tasso di progesterone crolla, il suo effetto calmante viene d’improvviso a mancare, lasciando il cervello momentaneamente stressato e irritabile. Infatti molte donne dicono di piangere più facilmente e di sentirsi fuori posto, angosciate, aggressive, pessimiste, ostili o perfino disperate e depresse, poco prima che inizino le mestruazioni;
- Il reflusso degli estrogeni e del progesterone, negli ultimi giorni prima delle mestruazioni, sono responsabili anche dell’aumento della tensione e della reattività emotiva. Il livello di ormoni subisce un crollo verticale e il cervello comincia a sentire il bisogno del loro effetto calmante. Quando non lo ottiene, l’irritazione cresce a tal punto da far precipitare la donna in crisi. L’80% delle donne è affetto in modo modesto da questi sbalzi d’umore, mentre il 10% circa dichiara di diventare assai irascibile in quei giorni e di turbarsi con facilità (Parry, 2002).
La ragazza adolescente, quindi, deve andare incontro ad alcuni cambiamenti particolari e deve fare i conti con dei meccanismi biologici per trovare piano piano il “suo equilibrio”.
Farle conoscere questi meccanismi, e anche il peso che possono rivestire alcuni circuiti ormonali nell’influenzare la sua risposta allo stress e le sue variazioni d’umore, può aiutarla a validare e normalizzare alcuni vissuti e a ridimensionare alcuni aspetti spesso molto dolorosi.