Che cosa è l’autostima
“L’autostima è l’insieme dei giudizi valutativi che l’individuo dà di se stesso” (Battistello, 1994).
In realtà le definizioni del concetto autostima sono molte, ma tutte si basano su 3 elementi principali:
- La conoscenza di sé, che è la base per ogni processo di auto-valutazione
- L’aspetto valutativo che permette un giudizio generale di se stessi
- L’aspetto affettivo che consente di valutare e considerare in modo positivo o negativo gli elementi descrittivi.
In sintesi, riguarda il giudizio che abbiamo su di noi, è l’opinione generale, il valore che ci si attribuisce come persona.
Bassa e alta autostima, due poli opposti
Le persone con bassa autostima hanno una idea negativa di sé e del proprio valore. Possono sperimentare una scarsa fiducia nelle proprie capacità e una difficoltà ad individuare degli obiettivi realistici, tendendo al ribasso.
Nella maggior parte dei casi queste persone vanno alla ricerca continua del consenso degli altri, con una inclinazione a dipendere dagli altri.
Al contrario chi ha una autostima ad alti livelli, si mostra come sicura di sé e perseverante nel riuscire a raggiungere un obiettivo. In casi estremi fino alla presunzione e al disprezzo verso l’altro, e queste sono le caratteristiche principali del narcisismo o del disturbo narcisistico di personalità.
4 segreti per avere una “sana” autostima
- Accettazione di sè, significa accettare il proprio corpo e le proprie azioni, pensieri, ed emozioni. Accettare non significa accontentarsi ma è una condizione per poter migliorare. E’ importante accogliere in se stessi la presenza sia di emozioni positive che negative, perchè riconoscerle significa accertarle e cambiarle, se non vanno bene.
- Vivere nel presente in modo consapevole, vuol dire essere consapevoli dei motivi e delle conseguenze delle proprie azioni. Analizzare i propri obiettivi e i propri valori, lasciando da parte il passato e non preoccupandosi troppo per il futuro.
- Senso di responsabilità, essere disposti ad assumersi le proprie responsabilità significa essere responsivi verso se stessi e implica diventare consapevoli di essere agenti causali. Prendersi la responsabilità di qualcosa ci permette di controllare il corso della propria vita (locus of controllo interno). Ogni volta che invece accusiamo dei fattori esterni per quello che ci succede (locus of controllo esterno) l’autostima ne risente.
- Auto-affermazione, “Sii tu l’unico giudice di te stesso”, non andare alla ricerca dell’approvazione dell’altro, impara ad agire secondo i tuoi valori. Essere coerenti con se stessi aumenterà l’autostima, dire la propria opinione, ci fa sentire più affermati e sicuri di noi.
L’autostima si “impara”
Grazie al sostegno psicologico e alla terapia cognitivo-comportamentale è possibile modificare le proprie credenze disfunzionali su di sé. Mettendo in discussione le convinzioni che si hanno su di sé, sull’altro e sul mondo.
Uno degli obiettivi principali è aumentare il livello di autostima abbassando il livello di insicurezza nelle proprie azioni.