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Lo stress: cosa è, cause, sintomi e come affrontarlo

Lo stress

Che cos’è lo stress?

La parola “stress” deriva dal mondo della fisica, è stata infatti coniata dal dottor Hans Seyle negli anni ’30 del secolo scorso per identificare la “risposta biologica aspecifica dell’organismo ad ogni richiesta dell’ambiente, positiva o negativa che sia”.

Lo stress è quindi una risposta psicofisica naturale, è un insieme di reazioni che il nostro corpo e la nostra mente mettono in atto per cercare di far fronte alle richieste che la vita ci pone. Possiamo immaginare il nostro organismo come un elastico che cerca di allungarsi quando viene tirato.

Tuttavia, se quest’ultimo viene mantenuto troppo tempo tirato, può deformarsi o addirittura “spezzarsi”.

Come si manifesta lo stress?

Lo stress è una manifestazione soggettiva, ciò significa che individui diversi possono rispondere in maniera molto diversa agli stessi stimoli ambientali (difficoltà sul lavoro, malattie, problemi coniugali, cambiamenti, lutti ma anche vacanze, festività, promozioni).

La variazione nelle risposte dipende in larga parte dalle risorse che gli individui sentono di possedere in un dato momento per fronteggiare in modo efficace la situazione problematica.

Le situazioni valutate come stressanti vengono percepite, in definitiva, come delle possibili minacce.

Quali sono le fasi dello stress?

Possiamo distinguere tre fasi nella risposta di stress: allarme, resistenza, esaurimento.

Queste fasi si susseguono ogni volta che l’organismo si trova ad affrontare una possibile fonte di stress; lo stesso cercherà di difendersi mettendo in campo una serie di meccanismi volti a superare le avversità, per tornare prima possibile nella sua fase di equilibrio o omeostasi.

Quanti tipi di stress ci sono?

Possiamo distinguere lo stress in base a due variabili principali:

  1. La DURATA dell’evento stressante e identificare quindi uno stress di tipo:
  • Acuto, quando lo stimolo si verifica una volta soltanto e ha una durata limitata nel tempo;
  • Cronico, quando lo stressor permane nel tempo e investe, limitandole, le diverse aree di vita dell’individuo.
  1. La NATURA dello stressor e identificare quindi:
  • L’ Eustress, quando la tensione è “positiva”. Questa condizione occorre quando le tensioni sperimentate rientrano nella sfera di tollerabilità individuale e sono orientate all’attivazione delle risorse del soggetto, ottimizzando ad esempio le capacità di concentrazione, attenzione, memoria favorendo quindi una maggiore vitalità dell’organismo;
  • IL Distress, quando la tensione è “negativa”. Questa condizione si sviluppa invece quando il soggetto è sottoposto a situazioni che non si sente in grado di affrontare, portandolo a sperimentare effetti spiacevoli e nocivi per il suo benessere.

Che succede nel nostro corpo quando è sotto stress?

Nel nostro corpo si attiva il sistema nervoso centrale il quale mette in moto la cosiddetta risposta “attacco o fuga”:

Le ghiandole surrenali secernono alcune sostanze come adrenalina, cortisolo e altri ormoni che preparano i nostri organi ad entrare in azione. Il processo di digestione rallenta affinché maggiori quantità di sangue possano affluire al cervello. Il fegato libera nel sangue un maggiore quantitativo di zucchero per avere più energia per i muscoli e il pancreas produce più insulina per metabolizzarlo. Il cuore pompa di più per portare un maggiore afflusso di sangue al cervello, questo maggiore sforzo causa ipertensione e palpitazioni. L’organismo ha bisogno di maggiore ossigeno quindi la frequenza del respiro aumenta fino a sperimentare la tipica “fame d’aria”. Per raffreddare il corpo aumenta la sudorazione mentre i muscoli si preparano all’azione e quindi si tendono provocando nell’individuo una sensazione di maggiore tensione.

Quali sono i sintomi dello stress

Se il nostro organismo elabora questa reazione frequentemente possiamo trovarci a sperimentare una serie di sintomi di carattere diverso:

  • EMOTIVI: irritazione, rabbia, ansia, nervosismo, agitazione;
  • CORPOREI: sintomi non riconducibili ad una causa medica come mal di testa, mal di schiena, dolore e indolenzimento muscolare, palpitazioni, disturbi del sonno, perdita di appetito, disturbi gastrointestinali, stanchezza, problemi nella sfera sessuale;
  • COGNITIVI: difficoltà di concentrazione, di memoria, difficoltà nel prendere decisioni, maggiore faticabilità mentale;
  • COMPORTAMENTALE: alimentazione irregolare o compulsiva, uso maggiore di alcolici, di sostanze stupefacenti o psicofarmaci, difficoltà a portare a termine i propri impegni quotidiani, procrastinazione, comportamenti aggressivi o agiti impulsivi.

Come affrontare lo stress

Lo stress cronico, proprio come l’elastico che ad un certo punto se tirato troppo si spezza, è un vero nemico della salute fisica e mentale. Le ricerche evidenziano come il distress sia responsabile nell’abbassare le difese immunitarie, possa favorire la comparsa di gastriti, di astenia, di allergie e portare a mettere in atto comportamenti o strategie (abuso di alcol, abitudini alimentari disregolate, fumo, shopping compulsivo) che nel lungo periodo possono peggiorare la situazione e creare effetti secondari negativi.

Se senti che la tua vita in questo momento è piena di difficoltà e ostacoli che vedi come insormontabili e lo stress ti sta togliendo il respiro fermati un attimo e cerca di fare il punto della situazione:

  • Identifica le priorità: Roma non è stata costruita in un giorno: cerca di organizzare il tuo lavoro in modo gerarchico e concentrati solo su quello che stai facendo; migliorare l’attenzione sul compito, utilizzando magari piccole strategie di mindfulness ti aiuterà ad essere più presente nel qui e ora e a non sprecare preziose energie in inutili rimugini e preoccupazioni sul futuro;
  • Chiedi aiuto: spesso le persone sono reticenti nel chiedere aiuto perché credono possa essere un segno di debolezza o credono di infastidire l’altro. Fai un esperimento e prova: potrai con sorpresa scoprire che la maggior parte delle volte le persone a noi vicine non solo non si scocciano nell’aiutarci ma possono anche farlo ben volentieri;
  • Impara a dire di no: pensaci: non possiamo accontentare tutti, il rischio è che così facendo scontentiamo di sicuro noi stessi. Tutti abbiamo dei bisogni e cercando di soddisfare sempre quelli degli altri corriamo il rischio di ignorare i nostri;
  • Ritagliati del tempo solo per te: che sia per un bagno rilassante, per una lezione in palestra, per la lettura di un libro o per dedicarti a qualsiasi attività che ti piace … fallo e basta, con regolarità e costanza, come se dovessi assumere una terapia farmacologica. Staccare è fondamentale, permettendoci di rigenerarci: una volta ricaricate le pile faremo fronte in modo migliore agli impegni quotidiani;
  • E se non bastasse chiedi l’aiuto di un professionista della salute mentale. Un percorso psicologico ti aiuterà a definire meglio le tue priorità e i tuoi bisogni e ad implementare la tua capacità di affrontare gli eventi potenzialmente stressanti rafforzando le tue risorse. Prendersi cura di questi aspetti migliorerà la qualità delle tue giornate e il tuo benessere globale.

Puoi approfondire l’argomento leggendo https://centroterapiacognitivak23.com/i-cambiamenti-come-possiamo-affrontarli-meglio/

Dott.ssa Elisa Petetta, psicologa clinica (O.P.M. n.2986) e psicoterapeuta ad orientamento cognitivo-comportamentale.  Laureata cum laude all’Università di Bologna,  laureata in Scienze della comunicazione cum laude presso l’ateneo di Macerata.

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