La depressione sembra essere tra i disturbi mentali più comuni e più diffusi nella popolazione mondiale ed è in continua crescita. Talvolta si innesca un circolo vizioso della depressione dal quale è difficile uscire. Spesso si trova in associazione con i disturbi d’ansia.
Purtroppo il 75% delle persone che si ammalano di depressione non viene trattata o riceve cure inappropriate, proprio perché è un disturbo che viene preso “sotto gamba” anche dai familiari del persona che sta vivendo un episodio depressivo.
Il comportamento di familiari e amici rispetto al disturbo
Talvolta i familiari colpevolizzano la persona malata per il suo comportamento di inattività, in quanto il problema principale lo attribuiscono alla “mancanza di voglia”.
Pertanto i familiari e gli amici tendono ad allontanarsi dalla persona depressa e confidano sul fatto che la persona si riprenda e si riattivi da sola.
Depressione e isolamento sociale
In realtà l’allontanamento dalle persone care non fungono da “sprono” ma favoriscono una condizione di maggiore isolamento. L’isolamento sociale rappresenta uno dei fattori di rischio principali per il mantenimento del disturbo. Si innesca così un circolo vizioso, dove la persona depressa non avendo neanche più stimoli dall’esterno tenderà a fare sempre meno, a chiudersi sempre più in se stesso e a non comunicare più con nessuno.
Il circolo vizioso della depressione
La persona depressa meno cose farà e più si sentirà stanca, le energie a disposizione durante la giornata si esauriscono molto velocemente e l’unico rifugio sempre essere “il letto”. Queste persone passano molte ore nel letto a dormire o sonnicchiare, alla mattina non riescono ad alzarsi. Tendono a non mangiare o mangiare poco e male perché non hanno la forza di cucinarsi un buon pasto nutriente. Si vive uno stato di estremo malessere, dove tutto il resto non conta, nulla ha più importanza: il lavoro, i familiari, le amicizie, il proprio partner.
La persona con depressione viene totalmente assorbita da questo vortice negativo e dal suo circolo vizioso.
I sintomi principali della depressione
Secondo il DSM-5 sono:
- l’umore depresso
- la perdita di interesse o piacere in quasi tutte le attività
- la significativa perdita o aumento di peso
- insonnia o ipersonnia quasi tutti i giorni
- agitazione o rallentamento psicomotorio
- faticabilità o mancanza di energia
- sentimenti di autosvalutazione o di colpa eccessivi o inappropriati
- ridotta capacità di pensare o di concentrarsi o indecisione quasi tutti i giorni
- pensieri ricorrenti di morte
In alcuni casi possono essere presenti tutti questi sintomi, in altri possono presentarsi alcuni sintomi e non altri, ogni caso è a se. La depressione può manifestarsi in forma lieve, moderata o grave.
Depressione e suicidio
Il 15% delle persone depresse arrivano anche a ideare un suicidio. Per la caratteristica ciclica e ricorrente della depressione è molto probabile che chi ha avuto un episodio depressivo è più soggetto a recidive e ricadute, pertanto risulta fondamentale una presa in carico adeguata e dove è necessario è opportuno affiancare un supporto farmacologico di sostegno.
Linee guida sul trattamento del circolo vizioso della depressione
Le linee guida segnalano che il trattamento di elezione è un approccio combinato tra psicoterapia cognitiva comportamentale e trattamento farmacologico (nel momento in cui l’espressività del disturbo si manifesta in forma medio-grave).
Se ci troviamo di fronte a noi una persona che potrebbe avere la depressione è possibile che si scateni in voi un sentimento di impotenza, inadeguatezza e a volte anche rabbia. Non fatevi trasportare da queste emozioni. Se vi allontanate da lei o da lui lo lascerete solo/a.
Suggerimenti per familiari e amici per disinnescare il circolo vizioso della depressione
La depressione non va sottovalutata e non è riconducibile solo ad una mancanza di voglia nel fare le cose, non è così semplice.
La persona malata in quel momento non riesce a fare quello che gli viene richiesto! Anche se è un’attività semplice e banale. Il problema non è che non ha voglia, ma non riesce!
Quando rivolgersi ad uno specialista
Si tratta di un disturbo mentale a tutti gli effetti ed è necessario ricorrere ad un supporto psicologico quanto prima. Se la persona depressa non riesce a richiedere un aiuto psicologico, i familiari e le persone che gli sono attorno possono rivolgersi ad un esperto che gli indichi la strada migliore da percorrere!
Nello stesso momento in cui la sofferenza ci mette a stretto contatto con il mondo, ce ne allontana (Giovanni Soriano). Soluzione acida, 2007